Il 15 febbraio 2023 la Commissione europea ha inviato un parere motivato all’Italia, perché non avrebbe rispettato adeguatamente la direttiva nitrati. Contestualmente, l’ha invitata a proteggere meglio le sue acque dall’inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole.

Già nel 2018 e nel 2020 il nostro Paese aveva ricevuto dalla Commissione UE due lettere di costituzione in mora per non aver rispettato la direttiva sui nitrati.

In caso di risposte insoddisfacenti a quest’ultimo avviso, l’Italia potrebbe essere deferita alla Corte europea.

Concimi chimici azotati e acque reflue di origine animale smaltite su terreni agricoli sono le principali cause dell’inquinamento da nitrati

I concimi chimici azotati e gli allevamenti intensivi sono le cause principali dell’inquinamento da nitrati delle acque di superficie e sotterranee e rappresentano un pericolo per la salute delle persone e degli ecosistemi.

Garantire la salubrità dell’acqua potabile

La direttiva europea sull’acqua potabile (direttiva 98/83) mira a proteggere la salute dei cittadini da contaminazioni delle acque destinate al consumo umano, garantendone la sicurezza e la salubrità. La Commissione europea ha giudicato insufficienti le misure adottate dall’Italia, dalla Francia e dal Belgio per combattere l’inquinamento delle acque da nitrati di origine agricola.

Il Decreto legislativo 31 del 2001, in attuazione della direttiva europea 98/83/CE, fissa i valori limite di nitrati e nitriti che possono essere contenuti nell’acqua: 50 mg/l per i nitrati e di 0,50 mg/l per i nitriti.

I nitrati e i nitriti sono composti inorganici che contengono azoto e ossigeno. Sono insapori e inodori e, pertanto, possono essere rilevati solo attraverso analisi periodiche dell’acqua.

Rischi per la salute con l’ inquinamento da nitrati

I nitrati si trasformano in nitriti quando interagiscono con le ammine in un ambiente acido, come lo stomaco, e possono generare nitrosamine, sostanze ritenute cancerogene. Inoltre, i nitriti, in concentrazioni elevate, ossidano l’emoglobina dei globuli rossi rendendola incapace di trasportare l’ossigeno in tutti i tessuti dell’organismo.

Cosa fare se nitrati e nitriti superano i parametri di legge

Raramente le acque degli acquedotti evidenziano la presenza di nitrati superiore ai valori limite prescritti dalla legge. Il problema si pone soprattutto nelle aree rurali, dove ci si approvvigiona attraverso i pozzi. Le acque sotterranee assorbono attraverso il terreno l’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi e dai concimi.

Pertanto, prima di utilizzare l’acqua di pozzo per consumo umano è necessario farne analizzare un campione sia sotto il profilo chimico che microbiologico.

In presenza di contaminazioni da nitrati occorre intervenire con sistemi di trattamento idonei.

I nitrati e i nitriti si eliminano con l’osmosi inversa. Questo sistema rimuove, inoltre, cloro, metalli, pesticidi, arsenico, virus e batteri. Rende l’acqua oligominerale leggerissima e purissima.

Inoltre, i nitrati (ma non i nitriti) possono essere eliminati anche con apposite resine a scambio ionico.

La Sorgiva Srl garantisce interventi di depurazione dell’acqua a regola d’arte

La Sorgiva Srl, con sede principale a Roma, via F. Jorini 61, è una società specializzata in sistemi di trattamento dell’acqua. Interviene operativamente nelle regioni Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo e Puglia per installazioni di impianti di potabilizzazione dei pozzi, depurazione dell’acqua di rubinetto e addolcimento dell’acqua calcarea. Fornisce assistenza tecnica e manutenzione degli impianti a privati e a piccole, medie e grandi aziende. Vende on line tutti gli apparecchi per il trattamento dell’acqua e relativi ricambi, offrendo consulenza e supporto tecnico a distanza durante il montaggio dei dispositivi.

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