Sono allarmanti i risultati del report triennale sul monitoraggio chimico dei corpi idrici sotterranei condotto dall’Arpat in Toscana nel triennio 2019/2021 e resi noti in questi giorni. L’Agenzia regionale di protezione ambientale ha esaminato 63 corpi idrici in 400 stazioni e ha riscontrato un aumento della presenza di inquinanti industriali. Si legge nel rapporto:

“Gli inquinanti responsabili dello stato scarso e buono scarso localmente sono da ricondurre a contaminazioni di tipo urbano, industriale e agricolo oltre che ad alterazioni del fondo naturale originate da uno stress quantitativo legato alla mancanza d’acqua………In base alle diverse zone del territorio toscano, il monitoraggio, dell’ultimo triennio, sui diversi corpi idrici, evidenzia che alcuni inquinanti risultano in incremento, in particolare: composti organo alogenati come tricloroetilene e tetracloroetilene di origine industriale, gli alometani di natura urbana, il manganese e l’ammonio dovuti, più spesso, a stress quantitativi”

Il rapporto dell’Arpat evidenzia come l’aumento di sostanze chimiche, come i tricloroetilene e il tetracloroetilene, in tutta la Toscana possa determinare

“condizioni di pericoloso inquinamento diffuso”.

Inoltre, si conferma la cattiva qualità delle falde acquifere nelle aree industriali e molto urbanizzate, quali Firenze e Prato, e delle zone prevalentemente agricole, come la Valdichiana, già considerate a rischio nei precedenti rapporti.

Sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nei fiumi in Toscana

In una precedente relazione pubblicata dall’Arpat si evidenziava la presenza di sostanze perfluoroalcaline (Pfas) nei fiumi Arno, Serchio, Versilia, nell’Usciana, nell’Elsa, nel Bisenzio e nell’Ombrone.

I Pfas sono composti chimici utilizzati in campo industriale per la loro capacità di rendere i prodotti impermeabili all’acqua e ai grassi. Sono prodotti eterni in quanto non si degradano nell’ambiente e si accumulano negli organismi. Di conseguenza, provocano gravi danni all’habitat e alla salute, essendo considerati cancerogeni. Purtroppo non esiste ancora una legge che ne vieti l’utilizzo in campo industriale, ma recentemente cinque Paesi membri dell’UE (Danimarca, Germania, Norvegia, Paesi Bassi e Svezia) hanno presentato una proposta per vietarne l’uso in tutta l’Unione a partire dal 2026.

Intanto come tutelare la nostra acqua e bere in tutta tranquillità quella di rubinetto e di pozzo?

Per essere sempre certi di tenere sotto controllo la qualità dell’acqua che arriva nelle nostre case, basta utilizzare un sistema di trattamento che la purifica dagli inquinanti e la rende gradevole.

Questo vale sia se si tratta di acqua di acquedotto, sia se si utilizza quella di pozzo. Naturalmente i procedimenti per la depurazione differiscono.

Come migliorare la qualità dell’acqua pubblica

Ci sono vari sistemi che rispondono alle esigenze di gusto e di spazio di ognuno:

  • osmosi inversa per una depurazione più accurata dell’acqua che risulterà leggerissima e purissima. Si installa sotto il lavello o lo zoccoletto della cucina;
  • filtri a carbone attivi o microfiltrazione per eliminare tracce di inquinanti, cattivi odori e sapori sgradevoli, come ad es. il retrogusto di cloro. Migliorano notevolmente la qualità dell’acqua;
  • addolcitore per eliminare solo il calcio e il magnesio e proteggere, così, gli elettrodomestici e gli impianti domestici;
  • frigogasatore o osmogasatore per depurare l’acqua e poterla prelevare fredda, liscia o gassata.

Come trattare l’acqua di pozzo in Toscana

I rapporti dell’Arpat hanno evidenziato il cattivo stato delle falde acquifere in Toscana. Pertanto, è necessario che chi possiede un pozzo, prima di utilizzarne l’acqua sia per consumo umano che per scopi irrigui, faccia analizzare un campione sia sotto il profilo microbiologico che chimico. Sulla base dei risultati si stabilirà come procedere per renderla potabile e di buona qualità, utilizzando i filtri e gli strumenti adatti a eliminare gli eventuali inquinanti rilevati.

Sorgiva Srl per trattare l’acqua in sicurezza

La Sorgiva Srl, con sede principale a Roma, è una società che vanta esperienza e competenza nel settore del trattamento acque: addolcimento, potabilizzazione pozzi, vendita e installazione di tutti i sistemi trattamento dell’acqua. Inoltre, cura le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle installazioni private e aziendali realizzate dai tecnici Sorgiva, ma anche da altre ditte.

Da alcuni anni ha ampliato il proprio raggio d’azione anche in Toscana, insediando un proprio agente a Prato.

Per qualsiasi informazione o per richiedere eventuali preventivi potete inviare una mali a

contatti@sorgiva.info

oppure telefonare al

3295949499, per la Toscana

0655301052

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