I nitrati e i nitriti sono sostanze inorganiche composte da azoto e ossigeno e presenti naturalmente nell’ambiente. I nitrati costituiscono uno dei principali elementi nutritivi per lo sviluppo dei vegetali. Molto solubili nell’acqua, vengono assorbiti dalle piante attraverso il terreno. Poiché risultano particolarmente utili per la crescita della vegetazione sono alla base dei fertilizzanti che, se utilizzati in eccesso, non vengono assorbiti totalmente dalle piante e inquinano il terreno. Attraverso le piogge e le annaffiature permeano il suolo e raggiungono le falde acquifere.

Valori elevati di nitrati e nitriti nell’acqua sono particolarmente tossici.

La maggior parte dei nitrati e nitriti presenti nell’acqua deriva da attività umane

L’inquinamento da nitrati e nitriti delle falde acquifere, dell’acqua dei pozzi e degli acquedotti, deriva in gran parte dalle attività umane. Una delle cause principali è l’utilizzo in agricoltura di fertilizzanti di origine azotata, ma anche gli allevamenti intesivi di animali, nonché gli scarichi fognari e industriali, contribuiscono notevolmente all’inquinamento da nitrati e nitriti.

Danni alla salute

I nitrati di per sé non sono tossici, ma in determinate condizioni (lunghi periodi di conservazione, calore, ph acido, batteri) si trasformano in nitriti che possono combinarsi con altre sostanze e avere effetti cancerogeni. In particolare:

  • i nitriti possono legarsi all’emoglobina (la proteina del sangue che trasporta l’ossigeno nel nostro organismo) trasformandola in metaemoglobina e rendendola incapace di svolgere la sua funzione essenziale di cessione dell’ossigeno ai diversi tessuti dell’organismo. Questa condizione presenta criticità soprattutto per i bambini piccoli ed è per questo che ai neonati e alle donne in gravidanza si consiglia di utilizzare acqua depurata da nitrati e nitriti;
  • i nitrati si trasformano in nitriti quando interagiscono in un ambiente acido (stomaco) con le ammine e possono generare nitrosamine, sostanze ritenute cancerogene.

Il D.Lgs 31/2001, che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano, stabilisce come valori massimi 50 mg/l per i nitrati e 0,50 mg/l per i nitriti. Ad ogni modo, è consigliabile evitare di bere regolarmente acque contenenti queste sostanze, anche se entro i limiti di legge.

Come eliminare i nitrati e i nitriti dall’acqua che beviamo

L’osmosi inversa è il sistema efficace per eliminare nitrati e nitriti dall’acqua. Si tratta di un procedimento semplice ed economico che permette di depurare l’acqua da qualsiasi molecola inquinante. Oltre a nitrati e nitriti, l’osmosi elimina fosfati, metalli, materiali radioattivi, virus e batteri. L’acqua che ne deriva è oligominerale, purissima e lievissima.

L’apparecchio a osmosi inversa si colloca sotto lo zoccoletto della cucina o, se si ha spazio, anche sotto il lavandino.

Fino a dicembre 2023, se si acquista un sistema di trattamento acque, è possibile approfittare del bonus depuratori che permette di recuperare fiscalmente il 50% di una spesa massima di € 1000.

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