L’emergenza idrica a Roma è stata, in queste ultime settimane, al centro dell’attenzione mediatica e politica a causa del temuto razionamento dell’acqua che, come noto, ha seminato panico tra i cittadini della Capitale. La drastica diminuzione del livello dell’acqua del lago di Bracciano, da cui ACEA preleva parte del fabbisogno idrico romano, ha ancora una volta evidenziato in tutta la sua drammaticità il problema ecologico della diminuzione delle risorse idriche. Inoltre, con l’occasione, sono state rilevate le copiose perdite d’acqua dovute alle pessime condizioni in cui versa la rete idrica romana.

Antico acquedotto romano, antica alternativa ai pozzi artesianiAd ogni modo, in questa calda estate, la crisi della Capitale ha riportato l’attenzione generale sul tema dell’acqua la cui disponibilità, come avverte L’UNESCO, sta diminuendo.  È d’obbligo, pertanto, evitare inutili sprechi dovuti a disattenzione o mancanza di manutenzione degli impianti e trovare, ove possibile, soluzioni alternative.

Una possibilità di sfruttare altre risorse idriche potrebbe essere quella di potabilizzare l’acqua dei moltissimi pozzi artesiani esistenti sia nella capitale che nelle zone limitrofe. Questa soluzione offre numerosi vantaggi sul piano pratico. Coloro che hanno la fortuna di possedere un proprio pozzo nel loro terreno dovrebbero riflettere sui vantaggi della sua potabilizzazione. Vantaggi questi,  sia in termini economici, non dovendo più pagare le costose bollette dell’acqua e comprare scomode e pesanti casse di bottiglie di acqua minerale, sia in termini di autonomia dalla rete idrica comunale. Oggigiorno le nuove tecnologie permettono, con costi sostenibili, di depurare l’acqua dei pozzi artesiani, incluso il proprio. Il gusto di tale acqua dipende dalla composizione del suolo e delle rocce circostanti. Tuttavia, nel caso di presenza di batteri è possibile disinfettare l’acqua con un impianto di clorazione o una lampada battericida a raggi UV, e poi, con un sistema di osmosi installato nella parte terminale dell’impianto, si otterrà così un’acqua chimicamente purissima inodore, insapore e incolore.