La disinfezione dell’acqua potabile

La disinfezione dell’acqua potabile è di importanza fondamentale in tutti quei casi in cui l’acqua di cui fruiamo non provenga da condotta pubblica. Quando l’acqua di casa arriva nella nostra casa attraverso un acquedotto è compito dell’ente che gestisce l’erogazione, sia esso pubblico o privato, provvedere a garantirne la sterilità. In tutti quei casi, invece, in cui siamo noi a gestire il prelievo, attraverso fonti di superficie, falde acquifere o raccolte di acqua piovana, la sterilità dell’acqua rientra tra le nostre responsabilità.

D’altronde, nel caso di casa di nuova costruzione, se l’acqua non risponde alle caratteristiche minime di potabilità, non viene neanche rilasciata l’abitabilità e l’abitazione non può essere ne’ utilizzata ne’ venduta o affittata.

Purtroppo invece, in tutti i casi in cui le abitazioni sono preesistenti e vissute da una o più generazioni, nessuna autorità si interessa alle verifiche e, di conseguenza, milioni di utenti finali, utilizzano, a volte coscientemente e a volte a loro insaputa, acque con presenza più o meno forte di batteri. Questi possono essere di varia natura ed essere presenti in diversa proporzione e ciò non dipende sempre dalla profondità del pozzo o dalla collocazione geografica. Si può trovare acqua fortemente inquinata a 300 metri di profondità e acqua priva di batteri a pochi metri. Il fattore dipende tra l’altro dalla stratificazione e dal tipo di terreno.

Purtroppo in questo campo manca l’informazione e le persone quasi sempre sono convinte che basta non bere l’acqua microbiologicamente impura, o bollirla per cucinare, per essere tutelati. Noi non ci stanchiamo di ripetere ai nostri clienti e a tutti coloro che ci consultano che, se anche l’organismo possiede strumenti di difesa contro l’ingestione di microbi ( ogni giorno ne assumiamo diversi involontariamente e ancora di più ne ingeriscono i bambini perché l’igiene non è un fatto istintivo), attraverso la saliva, lo stomaco ed altro, ben diversa è la possibilità di difendersi se questi batteri entrano in circolazione nel nostro sangue. Basti pensare alla facilità con cui laviamo una ferita con acqua del rubinetto proveniente da pozzi  che contiene facilmente batteri fecali di vario genere o effettuiamo lavande intime su parti del corpo facilmente infettabili.

Da tutto ciò si deduce quale sia l’importanza di poter contare sulla sterilità dell’acqua di casa. Dipende poi dal tipo e dalla quantità di microbi, la scelta del sistema più opportuno di disinfezione dell’acqua potabile.

I metodi universalmente utilizzati e riconosciuti idonei sono la debatterizzazione con raggi UV e la clorazione. Ambedue garantiscono l’uccisione dei microbi ma la scelta è legata a diversi altri fattori.

I debatterizzatori a raggi UV garantiscono che tutti i microbi che passano sotto i raggi muoiano ma lasciano vivi e in grado di riprodursi, quelli che sono già presenti nelle tubature. La loro installazione richiede una iniziale e periodica disinfezione di tutti gli impianti di casa.

La clorazione mediante pompe dosometriche richiede il contatto dell’acqua con il cloro e quindi la presenza di un serbatoio di accumulo, ma garantisce megli la disinfezione delle tubature e rubinetti a causa del passaggio continuo del cloro.