In questo articolo, vogliamo chiarire alcuni dubbi e fornire informazioni affidabili riguardo agli addolcitori d’acqua, rispondendo alle domande più comuni che ci vengono poste dai nostri clienti e che emergono spesso nei forum dedicati a questo argomento.

L’acqua addolcita è potabile?

Se l’acqua è potabile prima di passare attraverso l’addolcitore, lo sarà anche dopo.

Gli addolcitori a scambio ionico sono apparecchiature sicure, conformi alle “linee guida sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano ai sensi del D.M 7 febbraio 2012, n. 25.

Alcune acque potabili, a seconda delle aree geografiche e geologiche di provenienza, possono essere particolarmente ricche di calcio e magnesio, come ad esempio quella di Roma che ha una durezza di 31°F *. Questi sali minerali sono responsabili delle incrostazioni e dei detriti. Se si desidera prevenire i depositi di calcare negli impianti idraulici, negli elettrodomestici e ridurre i costi di manutenzioni e consumo energetico, l’addolcitore è la scelta appropriata. Inoltre, non sarà più necessario ricorrere all’utilizzo di acidi e sostanze abrasive.

Per quanto riguarda le acque non potabili, come quelle di pozzo, di pioggia, di lago ecc., se le analisi chimiche rilevano una concentrazione di calcio e magnesio molto superiore ai parametri consigliati dalla legge*, l’installazione di un addolcitore è necessaria.

* Il D.L. 18/23. , sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, attribuisce alla durezza il valore consigliato di 15 °F .

Come funziona l’addolcitore a scambio ionico?

L’acqua passa attraverso apposite resine a scambio ionico che sostituiscono il calcio e il magnesio con ioni di sodio. Quando le resine raggiungono la saturazione, vengono automaticamente rigenerate. A tal fine, i dispositivi sono dotati di soluzioni saline e di circuiti di rigenerazione, accuratamente isolati dai sistemi di trattamento dell’acqua per prevenire eventuali contaminazioni.

Il sale rilasciato dall’addolcitore è dannoso per la salute?

La risposta è no. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’assunzione di sale non dovrebbe superare i 5/6 grammi al giorno, equivalente a 2,4 grammi di sodio. L’acqua addolcita contiene circa 0,12 grammi di sodio per litro**, quindi consumando 1,5 litri al giorno si ingeriscono circa 0,2 grammi di sodio. A titolo di confronto, 100 grammi di prosciutto crudo contengono mediamente 5.5 grammi di sale, equivalenti a circa 2,4 grammi di sodio.

A questo proposito va detto che alcune acque minerali hanno un quantitativo di sodio analogo a quello prodotto dall’addolcitore.

Tuttavia, in caso di gravi problemi di salute che richiedano l’eliminazione totale del sodio, è possibile abbinare all’addolcitore un’osmosi inversa, da installare sotto lo zoccoletto della cucina. Questo dispositivo rimuove completamente tutti i sali (sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri, fosfati, bicarbonati), fornendo un’acqua pura e leggera da utilizzare solo per bere e cucinare. Unendo i due dispositivi, verranno eliminati i depositi di calcare in tutta la casa, mentre l’acqua destinata al consumo umano risponderà perfettamente alle esigenze personali.

**Il D.L. 18/23. 23, sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, attribuisce come parametro indicatore di sodio 200mg/l = 0,2 g/l

L’acqua addolcita ha un sapore salato?

Come è stato illustrato, il contenuto di sale nell’acqua addolcita é minimo e non se ne percepisce il sapore. Se l’addolcitore funziona correttamente ed esegue con regolarità le fasi di risciacquo, non si dovrebbe avvertire alcun gusto salato.

L’addolcitore rimuove tutti i minerali dall’acqua?

L’addolcitore elimina solo calcio e magnesio, lasciando immutate tutte le altre caratteristiche microbiologiche e chimiche.

Alcuni clienti potrebbero essere preoccupati per la carenza di apporto di calcio attraverso l’acqua. A questo proposito, è importante sottolineare che il corpo assimila il calcio soprattutto attraverso gli alimenti che ne sono ricchi, come latte e formaggi.

L’acqua addolcita favorisce la crescita batterica?

Solo il ristagno dell’acqua favorisce la proliferazione batterica, anche in una bottiglia d’acqua minerale aperta. In un addolcitore, l’acqua circola e il sale necessario per la rigenerazione è comunque un disinfettante. Inoltre, evitando la formazione di incrostazioni calcaree all’interno delle tubature si previene la diffusione dei batteri, come la legionella che può proliferare in tali depositi.

Manutenzione

La manutenzione principale consiste nel rifornire il sale esaurito. Tuttavia, si consiglia una verifica annuale del corretto funzionamento degli addolcitori domestici. Per quelli condominiali o industriali, un controllo semestrale è raccomandato. Soprattutto in questi ultimi casi, è consigliabile stipulare un contratto di manutenzione regolare con una società affidabile.

Detrazioni fiscali

Con la circolare nr. 20E del 13 maggio 2011 par. 2.3, l’Agenzia delle Entrate specifica che chi installa un addolcitore nella propria abitazione o in un condominio può beneficiare della aliquota IVA ridotta al 10% e della detrazione IRPEF del 50%, a condizione che l’intervento “comporti modificazioni strutturali integranti opere di manutenzione straordinaria dell’abitazione e/o degli impianti relativi“.

Si ha diritto a queste detrazioni nei seguenti casi:

  • Rrifacimento di impianti (termo-idraulico, elettrico)
  • Rifacimento o ampliamento di bagni e cucine
  • Spostamento delle tramezzature interne

Sorgiva Srl: Esperti nella Depurazione delle Acque

La Sorgiva Srl, con sede principale a Roma, via F. Jorini 61, è una società specializzata nei sistemi di trattamento delle acque e copre le regioni Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo e Puglia.

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