Acqua potabile più salubre per tutti gli europei

La Commissione europea ha presentato, il 1 febbraio 2018, una serie di proposte per la revisione della Direttiva 98/83/CE, la normativa europea in materia di acque potabili. La decisione comunitaria fa seguito all’iniziativa pubblica “Right2Water” che ha raccolto 1,6 milioni di firme a sostegno di un migliore accesso al’acqua potabile per tutti i cittadini europei e si inserisce nella più ampia strategia dell’Ue sulla lotta alla plastica, sulla riduzione di emissioni CO2 e sul raggiungimento degli obietti di sviluppo sostenibile entro il 2030. Inoltre, una delle proposte prevede che i fornitori comunichino ai fruitori informazioni più chiare sul consumo idrico, sulla struttura e sul prezzo al litro per consentire un confronto con il costo dell’acqua in bottiglia. acqua potabile in Europa

Ci sono 23 milioni di europei che non sono allacciati a sistemi di distribuzione di acqua potabile e 600 milioni di euro vengono spesi ogni anno per comprare confezioni di acqua in bottiglia. ”Aumentare la fiducia nell’acqua potabile può ridurre l’uso di quella in bottiglia del 70%” sottolinea Franz Timmermans, commissario europeo. Inoltre, la riduzione del consumo di acqua in bottiglia comporta un indubbio vantaggio per l’ecosistema, diminuendo i rifiuti di plastica delle bottiglie d’acqua minerale che, come noto, stanno causando seri problemi all’habitat di fauna e flora.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Le proposte presentate dalla Commissione europea introducono nuovi controlli sulle microplastiche e ribadiscono l’importanza di una più attenta vigilanza sulla Legionella, batterio responsabile di gravi affezioni alle vie respiratori. Prevedono,  pertanto, l’obbligo di “controlli regolari e misure adeguate” per monitorare i sistemi idrici artificiali al fine di prevenire casi di malattie in strutture ricettive (alberghi, ospedali, strutture sanitarie, saune). I suddetti controlli si sommano ai già previsti obblighi di monitoraggio su presenze di alluminio, ammonio, ferro, nitriti, batteri come clostridium perfringens, escherichia coli e concentrazioni di ioni di idrogeno e batteri coliformi.