In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra ogni anno il 22 aprile dal 1992, L’UNESCO ha voluto coinvolgere i giovani dai 6 ai 18 anni in un concorso a premi dal titolo “The Water We Want” (L’Acqua Che Vogliamo). Da tutto il mondo sono pervenuti migliaia di video, fotografie e disegni e saranno selezionati 6 vincitori.

In effetti l’iniziativa mira a sensibilizzare i giovani su temi come la salvaguardia ambientale e l’importanza cruciale delle risorse idriche drammaticamente colpite dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento e dall’incuria.

The water we want

L’acqua: l’oro blu

“Il posto dell’acqua nelle nostre società e come proteggerla” è il tema della Giornata Mondiale dell’Acqua 2021 e del concorso “The Water We Want“. Pertanto, uno dei principali obiettivi è quello di esplorare il valore ambientale, sociale e culturale che le persone attribuiscono all’acqua.

Inoltre, questa giornata, che si ripete ogni anno, vuole essere un momento di riflessione sull’impatto della modernizzazione sulla vita del nostro pianeta, dove l’acqua è l’elemento basilare di tutte le forme di vita esistenti. Ormai c’è sempre maggiore consapevolezza che inquinamento industriale, acque reflue rigettate in natura senza una adeguata depurazione, interessi economici e incuria sono alcune delle principali cause dei disastri ambientali.

Come in tutte la altre edizioni della giornata mondiale dell’acqua, anche quest’anno ampio spazio è dedicato al tema della siccità: nel mondo circa 1,8 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e sono costrette a utilizzare acqua contaminata spesso da materia fecale, con tutte le conseguenze letali per la salute.

 Pertanto, l’obiettivo di sviluppo durevole nr. 6 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è quello di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.

L’importanza dei pozzi di acqua potabile in Africa

L’Africa, come è noto, è una delle principali aree geografiche martoriata da guerre, siccità, povertà e malattie. Circa 400 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e non dispongono di servizi igienico-sanitari. Quindi, costruire pozzi artesiani dovrebbe essere una delle priorità, soprattutto in questi tempi che la pandemia da Covid-19 sta mietendo numerose vittime. Infatti, assicurare la disponibilità di acqua darebbe l’opportunità agli abitanti dei villaggi di attenersi alle regole basilari di igiene per limitare il dilagare della pandemia.

La Sorgiva Srl, una società con sede a Roma, specializzata in trattamento e potabilizzazione dell’acqua, ha collaborato nel 2018 con l’associazione  Balouo Salo alla progettazione e fornitura del sistema di potabilizzazione nel piccolo villaggio di Sambacounda in Senegal.

Per informazioni e approfondimenti su argomenti relativi ai sistemi di trattamento dell’acqua potete telefonare allo

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