Dearsenificazione

Rimuovere l’arsenico dall’acqua è possibile. La scelta è tra due sistemi: il dearsenificatore e l’osmosi inversa. Ma prima di addentrarci nelle soluzioni e scegliere quella più adatta al caso, è opportuno approfondire la natura e le cause della presenza di arsenico nell’acqua.

Che cos’è l’arsenico

L’arsenico è un metalloide presente in natura sotto forma organica e inorganica.

Arsenico inorganico

L’arsenico inorganico è tossico e ha effetti cancerogeni. Dopo essere stato assunto attraverso alimenti o acqua contaminata, viene rapidamente assorbito dall’apparato gastrointestinale, raggiunge poi la maggior parte degli organi e attraversa facilmente anche la barriera placentare.

Arsenico organico

L’arsenico organico è generalmente poco assorbibile e, in ogni caso, si elimina facilmente con le feci e le urine.dearsenificazione, mappa italiana

Nell’acqua l’arsenico è presente solo in forma inorganica, la più tossica.

Dove è presente l’arsenico in Italia

In Italia possiamo distinguere tre aree il cui assetto geologico determina la presenza di arsenico:

  1. Arco Alpino, Toscana, Sardegna, dove il suolo presenta mineralizzazioni a solfuri in plutoniti e metamorfiti;
  2. Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, per la presenza di apparati vulcanici;
  3. pianure alluvionali, quali pianura veneta e emiliano-romagnola.

Oltre ai fattori geologici, anche l’attività dell’uomo ha contribuito e contribuisce a incrementare la diffusione di arsenico nell’ambiente. I ricercatori dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr hanno infatti pubblicato sulla rivista Epidemiologia e prevenzione i risultati dell’indagine condotta in aree italiane contaminate da arsenico di origine naturale o antropica.  Gli scienziati hanno sottoposto a biomonitoraggio quattro aree italiane (il viterbese, l’Amiata, Taranto e Gela) registrando nei residenti di ognuna di esse concentrazioni di arsenico superiori ai valori previsti dalla legge. Gli scienziati hanno evidenziato che le zone del viterbese e dell’Amiata sono soggette a  inquinamento di tipo naturale, in quanto l’arsenico è presente nelle rocce, nei sedimenti e nelle acque, mentre nelle aree industriali di Gela e Taranto il fattore a rischio più importante è l’esposizione occupazionale.

Cosa prevede la legge in materia di arsenico

La normativa europea prevede una quantità massima di arsenico nelle acque destinate a uso umano di 10 µ/l.

Con il Decreto legge 2 febbraio 2001,  nr. 31, l’Italia ha adeguato la propria normativa a quella europea abbassando il limite previsto di arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 µ/l. Anche il D.lgs 18/23 ha confermato questo limite massimo.

Negli ultimi dieci anni, aree più o meno estese di Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Emilia, Romagna, Toscana, Lazio e altre regioni italiane hanno fatto ricorso all’uso di sistemi di trattamento dell’acqua per adeguarsi ai limiti di legge.

Come si elimina l’arsenico dall’acqua

Ci sono due modalità di rimozione dell’arsenico dall’acqua:

  • Ossido di ferro granulareLa dearsenificazione con ossido di ferro granulare rappresenta attualmente la soluzione più vantaggiosa sia per la  semplicità degli impianti che per i costi. Questo processo si basa sull’adsorbimento* dell’arsenico nei granuli di idrossido presenti nei contenitori in cui l’acqua da trattare viene fatta passare. Il materiale filtrante mantiene una buona porosità e una buona capacità di trattenere l’arsenico, anche per lunghi periodi di esercizio, in conseguenza del fatto che la granulometria è molto omogenea tra gli 0,2 e i 2 mm di diametro; i granuli, inoltre, vengono prodotti in modo che abbiano un basso grado di cristallinità e un’alta porosità per facilitare il processo di adsorbimento.

* Fenomeno in virtù del quale la superficie di una sostanza solida, detta adsorbente, fissa molecole provenienti da una fase gassosa o liquida con la quale entra a contatto.

  •  Osmosi inversa – le membrane utilizzate per il processo di osmosi inversa filtrano l’acqua trattenendo le sostanze in essa disciolte, quindi arsenico, ma anche sali, metalli, pesticidi ecc.

Manutenzioni

Da tenere presente che tutti i sistemi di depurazione delle acque si basano sull’utilizzo di filtri e membrane, che necessitano pertanto di periodiche manutenzioni senza le quali non è possibile garantire un’efficiente filtrazione dell’acqua e questo vale anche per la dearsenificazione.

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Fonti dell’articolo :

www.arpalazio.it, http://www.ordinemedicilatina.it/arsenico-13-domande-13-risposte

Dott. Cubadda Francesco – ISS –  “Esposizione all’arsenico e valutazione dei rischi per la salute umana”, articolo pubblicato in Arsenico e rischi per la salute, News, 2018

https://www.wired.it/attualita/ambiente/2014/05/09/arsenico-aree-italiane-contaminate/

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